UN ALTRO SMACCO ALLE ONG. LA GERMANIA STOPPA I FINANZIAMENTI E SI AVVICINA AL GOVERNO ITALIANO

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**UN ALTRO SMACCO ALLE ONG: LA GERMANIA BLOCCA I FINANZIAMENTI E SI AVVICINA AL GOVERNO ITALIANO**

In un colpo di scena che scuote il panorama delle ONG nel Mediterraneo, la Germania ha deciso di interrompere completamente i finanziamenti alle organizzazioni non governative che operano nel salvataggio dei migranti. Questa mossa, annunciata dal ministro degli Esteri tedesco, segna un cambio di rotta radicale e si allinea con il governo italiano di Giorgia Meloni, che ha sempre criticato il sistema di aiuti tedesco.

Fino a pochi mesi fa, le ONG tedesche ricevevano fondi statali per portare i migranti in Italia, senza mai mettere piede nei porti tedeschi. Ora, quel flusso di denaro è stato bloccato: da un milione di euro nel 2024 a zero euro nel 2025. La Germania, stanca delle critiche italiane e desiderosa di mostrare solidarietà al nuovo governo, ha deciso di chiudere i rubinetti, lasciando le ONG in una posizione precaria.

Le conseguenze di questa decisione sono immediate e gravi. Le ONG, già sotto pressione, potrebbero trovarsi a dover interrompere le loro operazioni di salvataggio in mare, proprio mentre le emergenze umanitarie si intensificano. Gorden Isler, presidente di un’importante ONG, ha avvertito che senza il supporto finanziario, molte vite potrebbero andare perdute.

La tensione tra Italia e Germania, già presente, si intensifica ulteriormente. Mentre l’Italia chiede a gran voce che i migranti vengano riportati nei porti tedeschi, la Germania risponde con un netto rifiuto, dimostrando che la politica dei buoni sentimenti ha i suoi limiti. Questo stop ai finanziamenti non è solo una decisione economica, ma un messaggio chiaro: l’Europa sta cambiando, e le ONG devono adattarsi a una nuova realtà.

Con la Germania che si allinea sempre di più alle politiche italiane, il futuro delle operazioni di salvataggio nel Mediterraneo appare incerto. La situazione richiede attenzione immediata e una riflessione profonda sulle politiche migratorie europee. La crisi è ora, e il tempo per agire è ridotto.