SCAMPIA, IL RACCONTO DI LOPRESTO: “DIECI MINUTI DI BOTTE, MA NON CI SIAMO ARRESI”

Thumbnail

**SCAMPIA, IL RACCONTO DI LOPRESTO: “DIECI MINUTI DI BOTTE, MA NON CI SIAMO ARRESI”**

Scampia, un quartiere già segnato dalla criminalità, ha vissuto una serata da incubo il 12 luglio, quando un gruppo armato ha tentato un’occupazione violenta di un alloggio popolare. Un’anziana di 74 anni, residente da 23 anni in via del Gran Paradiso, è stata aggredita da uomini e donne armati di spranghe e cric d’acciaio, in un raid brutale durato dieci minuti, durante il quale la dignità di una vita onesta è stata messa a repentaglio.

Domenico Lopesto, segretario dell’Unione Inquilini di Napoli, e la nipote hanno cercato di difendere la donna, ma sono stati colpiti. La giovane è rimasta ferita, mentre le urla degli aggressori risuonavano nel cortile: “Andatevene, quelle case sono nostre!” L’azione audace di Domenico ha portato a un cambiamento nell’esito della serata, convincendo una delle assaltrici a desistere, permettendo così la salvezza della famiglia.

I carabinieri, intervenuti tempestivamente, hanno trovato armi e attrezzi abbandonati, avviando indagini per risalire agli aggressori. Questo evento segna un punto di svolta inquietante: la camorra potrebbe aver avviato una nuova strategia di conquista, mirando a case assegnate legalmente.

La risposta delle istituzioni è stata immediata. Il prefetto di Napoli ha espresso solidarietà, promettendo misure di protezione per gli assegnatari. Ma la vera domanda resta: cosa faranno le istituzioni per garantire la sicurezza dei cittadini? Domenico ha lanciato un appello accorato: è tempo di non restare in silenzio, di difendere i diritti e di far sentire la propria voce.

La battaglia per la dignità e la sicurezza di chi vive a Scampia è appena iniziata. Questo episodio non è solo una cronaca, ma un grido di resistenza. La comunità è chiamata a unirsi, a non lasciare che la paura prenda il sopravvento. La casa è un diritto, e il coraggio di chi lotta per essa può fare la differenza. Rimanete con noi per aggiornamenti su questa vicenda che scuote le fondamenta della legalità.